Villa Garibaldi
Il nome originario del paese era Carzedole da carex ossia carice ad indicare l'abbondanza di tale pianta. I Bonacolsi che governarono Mantova prima dei Gonzaga, erano originari di Carzedole. Il soggiorno di Garibaldi nella villa di Giuseppe Nuvolari, noto patriota, spinse gli abitanti del luogo al cambio del nome del paese.
Chiesa Parrocchiale dei Santi Giacomo e Mariano martiri
La chiesa, Inaugurata nel 1711 (vedi foto sotto), sorge al posto di un precedente tempio distrutto durante gli eventi bellici del 1702. L'interno ad aula, con volta a botte ribassata e lunettata, è fiancheggiato da cappelle laterali passanti. La facciata con un ordine gigante di doppie lesene tuscaniche è articolata da specchiature lobate. Nell'abside si trova una pala della metà del secolo XVII raffigurante una Madonna con il Bambino, san Mariano in vesti da diacono con la palma del martirio e san Giacomo anch'esso con la palma del martirio. In una cappella laterale si trova una tela della Trinità (secolo XVIII), con San Giovanni Battista, San Carlo Borromeo, la Beata Osanna Andreasi e San Sebastiano.

Villa Nuvolari

Entrando nell’abitato di Villa Garibaldi, notiamo sulla sinistra l’ottocentesca Villa Nuvolari (vedi foto sotto) appartenuta alla facoltosa famiglia che diede i natali a Giuseppe Nuvolari. Nella villa ebbe in seguito modo di soggiornare come ospite lo stesso Garibaldi e questo avvenimento venne celebrato con la trasformazione del nome stesso dell’abitato da Carzedole in Villa Garibaldi.

Palazzo Pendasio-Ramaschi

Quasi di fronte alla parrocchiale spicca l’imponente profilo di Palazzo Ramaschi. Si tratta di una corte gentilizia risalente agli anni a cavallo tra la fine del’ 500 e l’inizio del’ 600 anticamente di proprietà dei conti “Pendasio”. Il palazzo padronale presenta le caratteristiche tipiche delle residenze dominicali mantovane con il massiccio corpo centrale a forma di parallelepipedo affiancato da due ali minori ribassate rispetto al primo, adibite a funzioni di supporto (cucina, cantine, stalle). La facciata è spoglia e lineare ingentilita dalle paraste coronate da timpano che incorniciano l’ingresso e dal cornicione a mensole posto al livello di gronda. Le finestre sono raggruppate secondo uno schema di derivazione fancelliana che, unitamente alla disposizione degli ambienti interni simmetrica rispetto all’asse delimitato dall’androne-atrio, rivela l’origine rinascimentale del fabbricato. Gli interni risultano assai pregevoli; è particolarmente degno di nota il salone che si apre al piano terra e che si sviluppa per tutta l’altezza del palazzo con un effetto scenografico di indubbio valore. Il recente attento lavoro di recupero e restauro ha restituito il palazzo al suo originale splendore.

Corte Boccale della Fossa

Nei dintorni di Villa Garibaldi è notevole Corte Boccale della Fossa, costituita principalmente dall’abitazione padronale, caratterizzata dal particolare bassorilievo che sovrasta la porta d’ingresso, e dalle statue raffiguranti la Madonna e l’arcangelo Gabriele posizionate sulla sommità dei pilastri che delimitano il portale d’accesso.

Corte Mucchiafame

Nelle vicinanze del paese si può pure notare Corte Mucchiafame. Il periodo di costruzione sembrerebbe riferito agli inizi dell'Ottocento. La corte rurale è costituita da un edificio ad uso abitazione, con al fianco la stalla e la straordinaria barchessa, unico, prezioso esempio di utilizzo di colonne in marmo in un porticato ad uso agricolo, nella zona. Da notare la presenza dell'originale aia antistante il fabbricato.

Palazzina degli uffici della Riseria Pasini

Entrando in paese proveniendo da Cadè possiamo notare a sinistra la Riseria Pasini, inserita all’interno di un parco-giardino è costituita dallo stabilimento e dalla palazzina degli uffici in stile liberty.

Monumento ai Caduti della 1° Guerra mondiale

Uscendo dal paese in direzione Castel d’Ario si può notare sulla destra il Monumento ai Caduti, eretto in ricordo dei combattenti che hanno perso la vita durante le due guerre mondiali.

Ex Scuole

Edificio originario degli anni Venti del XXI sec.

Corte Motta

Sulla strada statale in direzione di Mantova, lasciando il paese di Governolo alle spalle, si vede sul lato sinistro Corte Motta (vedi foto sotto), un tradizionale fabbricato mantovano degli inizi del’ 900 a due piani costituito da un corpo centrale rialzato, nucleo padronale, e da due laterali adibiti ad abitazione per i contadini. In questa tipologia architettonica della corte, frequente nelle zone rurali, si è attenuata la differenza tra le varie parti abitative, ma si è mantenuta l’importanza funzionale dei fabbricati rustici.

Corte del Capitano

Proseguendo nella stessa direzione, verso Mantova, incontriamo su un rialzo, un palazzo padronale del ‘700, Corte del Capitano (vedi foto sotto); il nome deriva dal capitano delle milizie pontificie Giovanni dalle Bande Nere ferito nel XVI sec. in questa zona, durante uno scontro con le truppe mercenarie imperiali di Carlo V. La struttura del palazzo padronale, dalla imponente forma cubica, presenta al piano terra il caratteristico atrio passante che attraversa il fabbricato collegando la facciata principale e il retro. Questo elemento architettonico, presente nella maggior parte delle residenze dominicali di campagna tanto da costituirne una caratteristica tipologica, deriva dallo schema planimetrico dei palazzi urbani caratterizzati da un androne che attraversa il fabbricato con lo scopo di collegare la via pubblica allo spazio cortivo privato. Studiando la facciata si riscontra il solito allineamento verticale di porta d’ingresso ad archivolto e finestra con balconcino a ringhiera in ferro battuto, due fasce orizzontali di finestre con il marcapiano che ingloba le mensole e il sottotetto con finestrelli ellittici.

Corte Pilastri

Non molto distante dall’abitato di Governolo notiamo Corte Pilastri (vedi foto sotto), ora interamente restaurata, che presenta un palazzo padronale a struttura cubica, a tre piani, degli inizi del ‘900. Il palazzo padronale è affiancato da un rustico con forno e da una barchessa; davanti l’aia. Non è stata conservata la classica struttura con androne passante che collega i due ingressi. La corte presenta gli stessi stilemi aulici nell’architettura degli edifici rustici, in particolare della barchessa e delle stalle. Queste peculiarità estetiche confermano la specifica funzione di “dominanza” esercitata dalla corte mantovana, della zona sinistra Mincio.

Corte Palazzetto

Sulla sponda opposta del Canal Bianco, nei pressi dell’abitato di Governolo, incontriamo Corte Palazzetto (vedi foto sotto). Il palazzo padronale è a struttura cubica, a tre piani e in particolare mostra una caratteristica meridiana sulla facciata e un’ architettura molto spoglia. Si può forse localizzare con questa costruzione l’antica “masseria” del castello di Governolo.

Loghino S.Leone

Ai piedi dell’argine del Mincio, a poche centinaie di metri dalla chiesa si trova proprio un loghino (piccolo podere) denominato S.Leone (vedi foto sotto). Da una ricerca archivistica, l’edificio si può fare risalire almeno alla seconda metà del XVI secolo, nel 1585 la casa era già stata costruita. Il fabbricato è a struttura cubica, a due piani, con davanti l’aia. All’interno non è stato mantenuto il classico schema con atrio centrale con le porte in linea e le stanze che si dispongono sui lati. A ridosso dello zoccolo della parete di levante, è fissata una lapide marmorea, voluta dal vescovo di Mantova Francesco Gonzaga nel 1616, in memoria dello storico incontro avvenuto tra Attila e Leone Magno.

Corte Sabbioni

Percorrendo la strada denominata S.Leone Magno si può notare Corte Sabbioni (vedi foto sotto); il periodo di costruzione è riferito dai proprietari agli inizi del Novecento. Corte rurale a struttura cubica, edificio a tre piani, atrio centrale con porte in linea e stanze poste sui lati. Ai lati del fabbricato sono state aggiunte due costruzioni di minore altezza; presenza di un’aia antistante il fabbricato. L’esterno è in pietra faccia a vista. Interventi di restauro hanno interessato la facciata e la copertura. In origine la corte era dotata di stalla che è stata demolita per la costruzione della vicina conca. Attualmente la corte è ad uso abitativo in buono stato.

Scuole Elementari

Percorrendo via Gramsci in direzione Piazza Di Vittorio si possono notare sulla destra le Scuole Elementari (vedi foto sotto); il fabbricato è originario del XX secolo, caratteristico il prospetto anteriore dove si possono vedere interessanti decorazioni pittoriche poste sotto il cornicione del tetto e una fascia con rivestimento in mattoni faccia a vista che evidenzia il primo piano del fabbricato nella parte sottostante. Attualmente l’edificio è sede delle Scuole Elementari, ed è in buono stato di conservazione.

Centro civico Casoni - Ex scuole comunali

Ex Stazione tramviaria

Ingresso Campo da calcio

Di fronte al Cimitero dall’altra parte della strada si può notare il Campo da calcio il cui ingresso risulta molto caratteristico dal punto di vista estetico (vedi foto sotto); costituito da una porzione di parete in muratura verticale dotata di elementi decorativi alle estremità, ingresso centrale sovrastato da un arco e due aperture  laterali, ora chiuse (simmetria bilaterale); esso è originario della metà del XX secolo; sopra il portale d’ingresso è riportata la scritta:"Stadio Comunale Pietro Vicini". La struttura è attualmente in uso ed è in discreto stato di conservazione.

Villa Farinelli

Percorrendo Via Rimembranze in fondo di fronte a Piazza della Repubblica si può notare Villa Farinelli (vedi foto sotto), testimonianza di edilizia signorile civile e residenziale inserita in un contesto di verde privato, recintata sui lati l’edificio sembrerebbe risalire al periodo che va a cavallo tra il XIX e XX secolo (stile liberty). Esternamente la facciata è caratterizzata da decorazioni pittoriche sotto la cornice del tetto, da un rivestimento a bugnato nella zona del piano terra, da finestre con arcature ogivali decorate e da una pregevole tettoia con tetto a capanna sorretta da colonne. Attualmente la villa è in discreto stato di conservazione.
e i Villini in stile liberty

Corte agricola liberty

Monumento ai Caduti del 1848

Vicino al cimitero di Governolo si può notare il Monumento ai Caduti della Guerra 1848 (vedi foto sotto); eretto in onore delle genti che hanno perso la vita durante la guerra risorgimentale.

Monumento ai Caduti 1° guerra mondiale
Al centro di Piazza della Repubblica possiamo notare il Monumento ai Caduti di tutte le guerre (vedi foto sotto), in ricordo delle genti che hanno perso la vita durante le guerre.

Cimitero

Di fronte al campo di calcio si può notare il Cimitero (vedi foto sotto); esso è originario del XIX secolo, al suo

interno si possono vedere lapidi e cappelle di pregevole stile e disegno architettonico. Attualmente il monumento è in discreto stato di conservazione.

Chiusa sul canale Dugale di Governolo